Gas
Quando si pensa al gas, normalmente si pensa a quella fonte di energia che viene impiegata per la cottura dei cibi e per il riscaldamento domestico. Ciò che è meno risaputo è che il gas è anche la fonte energetica che insieme alle rinnovabili è prevista in crescita a livello mondiale, in quanto vettore ideale per favorire la transizione energetica. Il gas naturale è un combustibile fossile. La forma principale con cui lo conosciamo è quella gassosa, ma lo stesso gas portato a bassa temperatura diventa liquido, assumendo il nome di GNL (gas naturale liquefatto) ), o compresso (GNC). Molto conosciuto è il GPL (gas di petrolio liquido) che deriva sia dal processo di estrazione del gas naturale sia dalla raffinazione del greggio.
IN ITALIA
Parte del gas che consumiamo, la produciamo in Italia. È il Ministero dello Sviluppo Economico che rilascia le concessioni di ricerca e coltivazione di idrocarburi alle compagnie energetiche che scelgono di investire nel nostro Paese e che operano in conformità con i più alti standard di sicurezza.
La restante quota la importiamo o via gasdotto (gas naturale), da Paesi quali la Russia, Nord Europa e Algeria oppure viene trasportata via mare in forma liquefatta (GNL) e importata tramite terminali di rigassificazione.
Nel 2018, le importazioni via gasdotto hanno rappresentato l’87% del totale (59 mld m3); l’apporto del GNL è stato pari a circa 8,7 mld m3, il 13% del totale delle importazioni con un incremento del 6,3% rispetto all’anno precedente.
Complessivamente, nel 2018 la domanda di gas è stata pari a 72,7 mld m3, di cui il 7% è stata coperta tramite la produzione nazionale mentre il 93% da import.


Stoccaggio
La certezza e la sicurezza della fornitura di gas sono garantite anche dall’attività di stoccaggio, che ha l’obiettivo di compensare, all’interno del sistema gas nazionale, fluttuazioni dei consumi e garantire una riserva strategica. Per il gas naturale, l’attività consiste nell’utilizzare giacimenti in passato produttivi per il suo immagazzinamento. Il GNL può essere invece stoccato allo stato liquido in appositi contenitori e trasportato ovunque per essere impiegato anche nelle zone non raggiunte dalla rete del metano (es. in montagna, in campagna e nelle isole). Per il GPL si parla invece di stoccaggio nei depositi primari, che avviene separatamente in funzione della destinazione d’uso del prodotto distinguendo tra combustione ed autotrazione.
RETE DI DISTRIBUZIONE E LOGISTICA
Il gas naturale, prodotto a livello nazionale o importato, viene infine immesso nella Rete di Trasporto per essere movimentato fino alle reti di distribuzione locale, ai punti di riconsegna della Rete Regionale o ai grandi consumatori finali (es. centrali termoelettriche).
Dai depositi primari, il GPL può essere distribuito direttamente all’utenza finale o trasportato verso i depositi secondari, dove il prodotto viene stoccato e successivamente inviato alla distribuzione. Per poter raggiungere l’utente finale, il prodotto viene quindi imbottigliato in bombole o caricato su autobotti, utilizzate per effettuare il rifornimento di impianti domestici o industriali ; il GPL è altresì destinato al rifornimento degli impianti di distribuzione carburanti per uso autotrazione.
La filiera del GNL è attualmente in fase di sviluppo: consta di una rete di distribuzione solida ed in piena crescita, asservita ad impianti di rifornimento per la trazione stradale pesante e ad impianti ad uso sia domestico che industriale (n. 19 utenze OFF-GRID alimentati da depositi satelliti di GNL e n. 2 reti isolate di distribuzione di gas naturale alimentati da depositi satellite di GNL).
L’Italia ha sviluppato un mercato delle auto a metano all’avanguardia con oltre 1 milione e 60.000 veicoli (75% del parco gas in Europa). (Fonte Mise).


CONSUMI FINALI
Nel 2018 la domanda di gas nel settore termoelettrico si è ridotta di 2,0 mld m3 rispetto all’anno precedente per un aumento delle importazioni di energia elettrica e per l’aumento della produzione idroelettrica.
La domanda di gas del comparto industriale è stata pari a 15,4 mld m3, alla quale hanno contribuito in maniera particolare i settori del vetro e ceramica, chimica e siderurgia.
Nel settore civile i consumi si sono attestati sui 28,8 mld m3, in riduzione rispetto all’anno precedente per via delle condizioni climatiche più miti.
Il consumo di gas nel settore dei trasporti conferma anche per il 2018 il trend di crescita.