Audizione di Confindustria Energia in X Commissione sul Piano Energia e Clima

Roma, 24 luglio 2019 – Per Confindustria Energia, l’approccio di neutralità tecnologica, una corretta governance per guidare il processo di transizione e pragmatismo nella realizzazione degli interventi rappresentano gli elementi essenziali che consentiranno al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi sfidanti previsti dal PNIEC in maniera sostenibile, salvaguardandone la competitività.

Nel corso dell’audizione svolta ieri presso la X Commissione Attività Produttive della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030, il Presidente della Federazione Giuseppe Ricci ha sottolineato che per garantire stabilità al sistema energetico nel suo complesso il nostro Paese dovrà sostenere la partnership tra fonti tradizionali (in particolare il gas) e le rinnovabili, minimizzando al contempo i costi e salvaguardando asset esistenti. In questo contesto, le infrastrutture energetiche svolgeranno un ruolo cruciale.

Per raggiungere gli obiettivi PNIEC saranno necessari investimenti per circa 100 miliardi di euro al 2030 e sarà importante monitorarne lo stato di avanzamento poiché possibili ritardi potrebbero vanificare il raggiungimento degli obiettivi, sia quelli al 2030 che quelli intermedi come il phase out del carbone. La decarbonizzazione, il miglioramento della qualità dell’aria e il decongestionamento dei grandi centri urbani sono i temi da affrontare dal settore dei trasporti per traguardare un modello di mobilità sostenibile che deve poter contare su un mix di soluzioni che veda il coinvolgimento di tutte le fonti e vettori energetici, le cui prestazioni vanno valutate con criteri di Life Cycle Analysis. Su questa base si può considerare anche una ristrutturazione del sistema fiscale che sia coerente con il contributo ambientale.

La transizione energetica se opportunatamente gestita può creare enormi opportunità industriali come quelle legate all’economia circolare, capace di trasformare i rifiuti in prodotti di valore come nel caso della produzione di biocarburanti, liquidi e gassosi, o altri prodotti energetici. Di certo tutto ciò non potrà realizzarsi senza tempi certi e lo snellimento degli iter autorizzativi, ha evidenziato Ricci che ha concluso ricordando che la complessità del processo richiede governabilità e coerenza.

Link all’audizione: https://webtv.camera.it/evento/14849

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